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Tra i Paesi che sfruttano maggiormente la geotermia, spiccano in particolare gli Stati Uniti, con piu' di 600.000 pompe di calore installate, la Svezia (60.000 unità), la Cina, la Svizzera (16.000 nuovi impianti all'anno!), l'Islanda, la Germania, il Canada, la Norvegia e la Francia. 

La legge finanziaria 2008 prevede per il 2008, 2009 e 2010 una detrazione fiscale del 55% delle spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica e per sostituzione intera o parziale di impianti di climatizzazione invernale con impianti geotermici a bassa entalpia. Tale misura è valida per le sole ristrutturazioni.
 
 

PERCHE’ GEOTERMICO?
  • permette l’utilizzo di una risorsa sempre disponibile e illimitata nel sottosuolo

  • consente rendimenti molto elevati con consumi elettrici minimi

  • può essere facilmente abbinata a sistemi solari termici e fotovoltaici;

  • Nessuna pulizia del camino o del bruciatore

  • Nessuna regolazione della combustione

  • Nessun controllo dei fumi

  • Nessun costo aggiuntivo per la climatizzazione estiva

  • Non servono i camini

  • Non serve un locale caldaia a norma antincendio

Geotermico

Scegliere un impianto geotermico significa assicurarsi un ambiente domestico confortevole, piacevolmente caldo d'inverno e fresco d'estate, utilizzando una tecnologia rispettosa dell'ambiente e vantaggiosa dal punto di vista economico. Questo duplice beneficio è reso possibile, grazie ad una sorta di scambio di calore con il terreno sottostante, che già a pochi metri di profondità presenta una temperatura costante per tutto l'anno.

 

L’impianto geotermico sfrutta la temperatura costante del terreno, il quale consente di estrarre calore in inverno per riscaldare un ambiente e di cederlo durante l’estate e non meno importante per la produzione di acqua calda sanitaria. Questo scambio di calore avviene grazie a pompe di calore abbinate a scambiatori termici posti ovviamente nel terreno.

Questo tipo di impianto è composto da tre fondamentali elementi:

 

  1. sistema captazione del calore; il calore passa da uno stato di dispersione all’interno del terreno ad uno stato più concentrato, quindi utile. È composto da sonde geotermiche in rame o materiale plastico che sono inserite nel terreno in prossimità dell’edificio formando un circuito dove scorre il fluido termovettore che scambia calore con il terreno.

  2. una pompa di calore elettrica; esse trasferiscono calore da una sorgente fredda ad una più calda, il loro funzionamento può essere invertito così potendo garantire una unità riscaldata e una raffreddata. La peculiarità delle pompe di calore è quella di sfruttare il terreno riscaldando e raffreddando ambienti in modo sostenibile.

  3. Sistema di accumulo e distribuzione del calore; questi impianti sono adatti per lavorare con terminali di riscaldamento e raffrescamento. I pannelli radianti fanno circolare acqua calda d’inverno e d’estate acqua fredda, riscaldando e raffrescando con il massimo risparmi energetico. È indispensabile un serbatoio di accumulo per acqua calda per immagazzinare il calore.


 
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